giovedì, settembre 28, 2006
    
				
    
                        
			  	
    
 La tempesta è capace di disperdere i fiorima non è in gradodi danneggiare i semi.K. Gibran 
     
    
    posted by _Faby at 9:19 AM

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               Non conosco Kahlil Gibran, ma non so perchè tempo fa mi ero imbattutto in una sua poesia di cui a dire il vero non conosco neanche il titolo, però mi era piaciuta molto....
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
                
            
     
    
                                      
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               la conosco! molto bella! neanche io lo conosco bene a dire la verità, ma su internet ormai si trova tutto! e leggendo ogni tanto qualcosa qua e là mi stupisco sempre di come le sue parole riescano spesso a cogliere il mio stato d'animo...!
                
            
     
    
                                      
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Non conosco Kahlil Gibran, ma non so perchè tempo fa mi ero imbattutto in una sua poesia di cui a dire il vero non conosco neanche il titolo, però mi era piaciuta molto....
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.